ENPA Sondrio

Ente Nazionale Protezione Animali - sezione di Sondrio

Come imparano i cani

L’ apprendimento dei cani si basa sulle conseguenze delle loro azioni. Tutte le azioni hanno una conseguenza e questa condizionerà i comportamenti futuri.
Se ad un’azione corrisponde una conseguenza positiva, è molto probabile che questa azione venga in futuro ripetuta e viceversa. Ad esempio se fate distrattamente cadere un boccone succulento dal tavolo della cucina ed il vostro cane si trova a passare di lì in quel momento e prende il boccone prima che abbiate il tempo di fermarlo, nei giorni successivi mentre voi mangerete il cane rimarrà intorno al tavolo, in caso un altro boccone cada di nuovo.


Le azioni e le conseguenze si devono ripetere più volte perché il cane impari (il numero di volte varia da soggetto a soggetto), ma sicuramente imparano molto prima dalle esperienze positive che non da quelle negative.
Controllando le conseguenze, sarete in grado di controllare le azioni.
Lo stesso principio vale per le persone: per questo motivo molto spesso sono i nostri cani ad addestrare noi e a controllare le nostre azioni. Ad esempio il cane gratta alla porta di casa e voi lo lasciate uscire, vi porta una pallina lasciandola ai vostri piedi e voi la tirate, il cane abbaia davanti alla ciotola dei biscotti e voi glie ne date uno: tutte queste azioni verranno ripetute, perché hanno una conseguenza positiva.
Voi avete (o meglio dovreste avere) il controllo su tutte le cose che il vostro cane vuole nella vita: cibo, giocattoli, attenzioni, una passeggiata e l’opportunità di giocare con altri cani. Molte persone non sfruttano queste situazioni pensando che il desiderio naturale di tutti i cani è quello di farci piacere e che affetto e attenzioni siano sufficienti per motivarlo.
Le cose purtroppo non funzionano così e nonostante i cani ci amino profondamente, il loro desiderio è quello di far piacere a se stessi. Dovete fargli capire che se vuole qualche cosa prima deve obbedire (ad esempio fatelo sedere prima di offrirgli la cena o prima di lasciarlo giocare libero con altri cani). Nulla è gratis nella vita e le cose positive arrivano solo dopo un comportamento corretto.
Tutti quei comportamenti che non vengono premiati, in breve periodo si estingueranno: ad esempio se il cane abbaia davanti alla ciotola dei biscotti e voi lo ignorate, o ancora meglio gli girate le spalle e ve ne andate, magari ci proverà ancora qualche volta ma se tutte le volte che lo fa non accade nulla di positivo ben presto smetterà. Tenete però conto che se fino ad ora per questo comportamento ha sempre ricevuto un premio, e improvvisamente viene ignorato, il comportamento diventerà più accentuato prima di estinguersi; in questo caso tenete duro e ricordate che cedere in quel momento significherebbe solo insegnare al cane che funziona se ci prova più insistentemente.
Un premio può essere qualsiasi cosa che il cane desidera, ossia una esperienza positiva (uscire per una passeggiata - poter giocare con altri cani) o un premio fornito dal padrone (Cibo – Un gioco – Premio verbale).
Ogni cane è motivato da cose differenti e darà una scala di valori differente alle varie risorse che ha a disposizione. Dovrete cercare di capire che cosa il cane desidera di più in quel momento e utilizzarlo come premio. Ad esempio: il vostro cane sta giocando con altri cani e voi lo richiamate per addestrarlo a tornare, lui viene da voi e come premio riceve una coccola. Molto probabilmente l’ultima cosa che il cane voleva in quel momento è una coccola da voi; la cosa piacevole in quel momento è proprio giocare con l’altro cane, quindi quando torna fatelo sedere e poi lasciatelo andare di nuovo a giocare. Questo sarà il premio più gradito.
Dovrete anche far capire al cane quando un certo comportamento non è bene accetto ma sgridatelo verbalmente solo se lo cogliete sul fatto. Ancora più efficace è fare in modo che ad una azione sgradita corrisponda una conseguenza negativa che però non viene associata a voi, ad esempio un rumore forte ed improvviso (il cane cerca di rubare del cibo dal tavolo e la porta sbatte facendolo spaventare – ovviamente il cane non sa che avete spinto voi la porta, cercate quindi di non farvi vedere)
I cani non hanno il concetto di passato e presente come noi, per questo motivo è importante ricordare è che il rinforzo deve avvenire immediatamente dopo l’azione; anche solo qualche secondo di ritardo e sarà troppo tardi perchè il cane non saprà fare la connessione tra l’azione e la conseguenza.
Punire il cane picchiandolo non solo non serve a nulla, ma porterà il cane ad avere paura di voi e non fidarsi più, rischiando quindi di rovinare il vostro rapporto con lui.
Come le persone, i cani imparano meglio quando sono felici e rilassati. Usando il metodo del premio, il cane impara ad essere attento e fiducioso nei confronti del proprietario e sarà incoraggiato a provare un’azione sapendo che potrebbe ricevere un premio, invece che essere ansioso ed aver paura di sbagliare e quindi magari astenersi dal farlo.
Ignorare tutti i comportamenti non voluti è la soluzione più efficace, soprattutto se ciò che vuole il cane in quel momento è attenzione da voi. Sgridare il cane è una forma di attenzione, e, anche se negativa, dal punto di vista del cane è meglio di niente. Ad esempio se il cane abbaia per farvi tirare la pallina, giratevi di spalle ed ignoratelo: nel momento in cui smette di abbaiare prendete la pallina e lanciatela.
Qualsiasi cosa cercherete di insegnare al vostro cane tenete sempre a mente questi concetti fondamentali:
- Se avete un cucciolo, incominciate ad insegnarli le buone maniere e stabilite le regole fin dal primo giorno che arriva in casa vostra. Non è mai troppo presto per imparare e fare eccezioni all’inizio significherebbe solo avere un cane più confuso quando cambierete le regole.
- Siate coerenti (se al cane non è permesso salire sul divano, non fate eccezioni o il cane diventerà confuso e l’unica cosa che imparerà è che le regole sono fatte per essere infrante)
- Richiedete cose semplici. Fate in modo che non sbagli per poterlo premiare e se il cane sembra confuso o non obbedisce non è per farvi un dispetto, ma è perché non capisce cosa vi aspettate da lui; cercate quindi di semplificare ulteriormente.
- Mantenete le lezioni brevi (5 - 10 minuti) perchè i cani, soprattutto cuccioli, hanno la capacità di concentrarsi solo per brevi periodi. Cercate di smettete prima che il cane si stanchi per mantenere sempre alto il suo interesse
- I cani imparano prima il linguaggio del corpo che non le parole: è bene quindi accompagnare ogni comando con un segnale chiaro e preciso.
- Terminate sempre con qualcosa di positivo, come un bel gioco o una passeggiata. - Incominciate con poche distrazioni ed aumentatele gradualmente
- Se il cane impara ad obbedire ad un comando in casa vostra non è detto che lo faccia anche in strada. I cani non sanno generalizzare, dovrete quindi ripetere in posti ed occasioni differenti per perfezionare.
- Pazienza, pazienza, pazienza. Ve ne servirà molta. Se vedete che le cose non vanno per il verso giusto e voi non siete dell’umore adatto è inutile insistere: fermatevi, fate una pausa e riprendete in un altro momento.