Microchip
Iscrivere il proprio cane all' anagrafe dei cani, oltre che essere utile per il proprietario, è obbligo di legge -l.r. 16/2006-.
Il proprietario o il detentore, compreso il commerciante e l' allevatore, deve provvedere all' iscrizione del proprio cane in anagrafe entro 45 gg dalla nascita o entro 15 gg dal momento in cui ne entra in possesso.
Per iscrivere il cane, il proprietario, con documento d' identità e codice fiscale, deve rivolgersi esclusivamente a:
- Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell' ASL
- Medico veterinario libero professionista accreditato
Ricordiamo che è obbligatorio segnalare entro 15 gg, la variazione di proprietà, il cambio di residenza e il decesso del cane.
In caso di mancata iscrizione del proprio cane in anagrafe, o di omessa segnalazione di variazione dei dati registrati è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 150 euro, fatte salve le ipotesi di responsabilità penale.
Tatuaggio
Un metodo di identificazione del cane consiste in un tatuaggio indelebile cutaneo, generalmente posto all’interno della coscia o sull’orecchio.
Per l’applicazione del tatuaggio occorre rivolgersi all’Ufficio Anagrafe Canina dell’ASL di competenza che, in occasione dell’iscrizione, provvederà a rilasciare il numero da riportare nel tatuaggio stesso, da effettuare successivamente presso un veterinario.
Questo tipo di identificazione sta per essere sostituito dal microchip, poiché ritenuto più affidabile e indolore. Diverse Regioni italiane hanno già adottato tale metodo, tra cui la nostra Regione Lombardia.
Medaglietta
La medaglietta è un semplice e pratico accorgimento che ogni proprietario di cani o gatti (questi ultimi se abituati a uscire dall’abitazione), dovrebbe adottare, poiché può risultare fondamentale per ritrovare l’animale in caso di suo smarrimento.
Sulla medaglietta, che verrà agganciata al collare, si dovrà far incidere il proprio indirizzo e il numero telefonico; la persona che trovasse l’animale smarrito potrà così facilmente risalire al proprietario, evitando traumi inutili all’animale durante la custodia in un canile o gattile e perdite di tempo per le pratiche burocratiche.
Passaporto
Dal primo ottobre 2005 è obbligatorio il passaporto europeo per cani, gatti e furetti al seguito. Dopo la proroga concessa nell’estate 2005 dall'Ue, quindi, entra nel vivo l'applicazione del Regolamento n. 998 del Parlamento Europeo.
Le nuove norme si riferiscono ai movimenti degli animali da compagnia tra gli Stati europei o in entrata da Paesi terzi. Sono esclusi i movimenti finalizzati alla vendita o al trasferimento di proprietà degli animali.
Lo speciale passaporto per animali domestici consente l'identificazione dell'animale e del suo proprietario. Il documento riporta tutte le pratiche veterinarie effettuate, il numero identificativo del microchip e altre informazioni. Se i microchip utilizzati non fossero conformi agli standard ISO 11784 o ISO 11785, i proprietari dovranno portare con sé il documento di lettura.
L'uso del microchip al posto del tatuaggio diventerà obbligatorio in tutti i Paesi europei fra otto anni. Le autorità del Regno Unito, dell'Irlanda, della Svezia e di Malta richiedono inoltre che per i prossimi cinque anni i passaporti riportino la trascrizione delle analisi per gli anticorpi della rabbia. Questa prova sierologica dovrà essere effettuata almeno sei mesi prima della partenza per il Regno Unito, per l'Irlanda o per Malta o almeno 120 giorni prima della partenza per la Svezia.
I proprietari degli animali da compagnia diretti nei Paesi dell'Unione Europea, quindi, sono obbligati prima di partire a richiedere il rilascio del passaporto. Il documento unico europeo deve essere richiesto al Servizio Veterinario della propria Asl, con costi che variano da regione a regione.